mercoledì 10 ottobre 2007

Dispnea


La dispnea è la sensazione soggettiva di difficoltà a respirare.


Esistono diversi tipi di dispnea che,
in base alla modalità d’insorgenza, si distinguono in:


- forme acute
- forme continue
- forme croniche riacutizzate
in base al rilievo della difficoltà a respirare durante la fase inspiratoria o
durante la fase espiratoria in:
- dispnea inspiratoria
- dispnea espiratoria
- dispnea mista

E’ opportuno ricordare, inoltre, che la dispnea che migliora in posizione
seduta è detta “ortopnea” e che l’attacco di dispnea severa che colpisce il
paziente di notte è detto “dispnea parossistica notturna”.

Dispnea non è sinonimo di insufficienza respiratoria acuta; con tale
termine si intende infatti una alterazione acuta dell’ossigenazione e/o dell’
eliminazione della anidride carbonica, dovuta a scompenso polmonare
e/o ventilatorio.

I criteri diagnostici assoluti (è necessaria la presenza di
almeno 2 dei criteri sottoindicati) sono:

I. PaO2 < 55 mmHg
II. PaCO2 > 50mmHg (esclusa l’ipercapnia
compensatoria dell’alcalosi metabolica)
III. Ph arterioso < 7,35
IV. Alterazione acuta della frequenza e
dell’ampiezza respiratoria

Quando una dispnea è “minacciosa”, ossia pone un immediato rischio per
la vita del paziente, l’organismo non è più capace di provvedere ad
adeguati scambi di gas con l’esterno e, in tal caso, il concetto di dispnea
coincide con quello di insufficienza respiratoria acuta.

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