mercoledì 10 ottobre 2007

IMMIGRATI: NAUFRAGI CANALE SICILIA, UNHCR PREMIA SOCCORRITORI

(AGI) - Palermo, 9 ott.

Il premio “Per Mare - al coraggio di chi salva vite umane”, indetto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), in collaborazione con il Comando Generale del corpo delle capitanerie di Porto, e’ stato assegnato al capitano e all’equipaggio del motopeschereccio mazarese “Ofelia I”. Il riconoscimento che sara’ consegnato venerdi’ alle 17.30 nell’aula consiliare di Mazara del Vallo (Trapani), sponsorizzato da Banca Nuova, e’ assegnato ogni anno a chi, spesso a rischio della propria vita, aiuta migranti e richiedenti asilo in difficolta’ in mare. Il capitano Pietro Russo e nove membri dell’equipaggio dell’”Ofelia I” riceveranno una medaglia d’argento e la cifra di 10mila euro. Il 24 settembre 2006 l’equipaggio ha tratto in salvo, rifocillato e accudito i 21 superstiti del naufragio, avvenuto in mare aperto a oltre 50 miglia nautiche da Lampedusa, di una piccola imbarcazione su cui erano stipate 23 persone. I corpi di due migranti annegati, tra cui quello di un bambino, sono stati poi recuperati dalla Marina militare.La giuria, presieduta da Andrea Camilleri, ha assegnato, oltre al primo premio, riservato all’”Ofelia I”, altri due riconoscimenti ai comandanti e agli equipaggi dei motopescherecci “Salvatore De Ceglia” e “Anadro”. La cerimonia servira’ a sottolineare l’importanza del salvataggio in mare, principio antichissimo sancito dalle convenzioni internazionali e ribadito anche dall’Assistente Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Erika Feller, nel corso della recente riunione annuale del Comitato Esecutivo dell’Unhcr.L’equipaggio della “Salvatore De Ceglia”, capeggiato dal capitano Vincenzo Nardulli, il 29 luglio 2006 ha tratto in salvo un gruppo di migranti a 40 miglia a sud-est di Malta. Incrocio’ l’imbarcazione quando questa gia’ affondava a causa di una falla e le persone a bordo si trovavano in acqua. Delle 34 persone a bordo, tra cui vi erano donne e bambini, l’equipaggio riusci’ a salvarne 13. Infine, grazie al capitano Salvatore Cifali e all’equipaggio dell’”Anadro” e’ stato possibile il recupero di 16 persone la cui imbarcazione si era rovesciata nel Canale di Sicilia, in acque maltesi, il 19 giugno 2006. Altri 14 passeggeri della piccola barca in vetroresina risultarono dispersi.

(AGI)Mrg

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