mercoledì 31 ottobre 2007

La traumatizzazione vicaria

Il termine traumatizzazione vicaria indica la possibilità che un soccorritore durante
l’intervento viva lui stesso un trauma, non per esposizione diretta, ma per il contatto con la
persona traumatizzata; infatti, questa relazione può investire il soccorritore dello stesso
trauma anche se in modo secondario ed indiretto.
Questo può accadere ad esempio, quando il soccorritore è eccessivamente coinvolto con la
persona che sta soccorrendo (può essere un familiare o un conoscente);
I sintomi della traumatizzazione vicaria sono molteplici: depressione, stanchezza, irritabilità,
sintomi psicosomatici, insonnia, ansia, affaticamento, problemi familiari.
Inoltre nei soccorritori colpiti da questa sindrome possono essere presenti immagini e
pensieri intrusivi ricorrenti che riguardano l’evento traumatico con cui sono venuti in
contatto.

E’ molto importante individuare al più presto la presenza di questa sintomatologia nei
soccorritori, dato che può invaderne sia l’area cognitiva (difficoltà di concentrazione,
rigidità), sia l’area del comportamento (irritabilità, ritiro in se stesso), sia quella somatica
(difficoltà respiratorie, problemi cardiaci) ed infine quella relazionale-affettiva (isolamento,
scarsi contatti umani, abbassamento del tono dell’umore, impotenza).
Onde evitare o almeno limitare lo stress insito nelle professioni d’aiuto, fondamentali sono
programmi di prevenzione e di formazione psicologica rivolti a tutti gli helpers (operatori
sanitari dell’area critica, vigili del fuoco, protezione civile): deve essere presente una buona
capacità di separazione emotiva dall’angoscia della vittima ed, ancora, la soddisfazione per il
proprio lavoro.
E’ importante saper riconoscere i rischi professionali e trovare un sostegno psicologico
adeguato per prevenire e affrontare tutte le problematiche inerenti la traumatizzazione
vicaria attraverso lo sviluppo della conoscenza di sé e della propria capacità di tolleranza allo
stress, la Formazione Psicologica e la supervisione anche utilizzando strumenti quali il
Defusing e il Debriefing.

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